Programma regionale di screening Prevenzione Serena
Manager:
Carlo Senore
Il CPO Piemonte svolge un ruolo di supporto e consolidamento dell’attività di prevenzione secondaria offerta alla popolazione piemontese grazie al programma Prevenzione Serena.
Le procedure di screening adottate nel programma Prevenzione Serena sono le seguenti:
- la mammografia bilaterale per lo screening del tumore della mammella è l'esame di I livello ed è offerta alle donne tra 50 e 69 anni ogni due anni e, su richiesta, alle donne tra 45 e 49 anni; l'esame di II livello consiste nell'ecografia mammaria ed eventuale prelievo per biopsia;
- il Pap test/test HPV (human papilloma virus) per lo screening cervicale è l'esame di I livello: il Pap test viene proposto alle donne tra 25 e 29 anni ogni 3 anni, mentre il test HPV alle donne tra 30 e 64 anni ogni 5 anni; l'esame di II livello prevede la colposcopia ed eventuale prelievo per biopsia;
- il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (FIT) per lo screening dei tumori del colon-retto è l'esame di I livello offerto a tutte le persone di età compresa tra 50 e 74 anni; l'esame di II livello prevede la colonscopia ed eventuale prelievo per biopsia.
Obiettivi dell'attività svolta dal CPO a supporto del programma regionale di screening sono i seguenti:
- realizzazione di un data-warehouse per la valutazione degli indicatori di qualità e di attività dei programmi di screening, anche in collaborazione con il CSI Piemonte che cura il sistema informativo e informatico, gestionale e valutativo;
- formazione del personale sanitario;
- sviluppo del sistema informativo regionale e locale nonché delle attività di audit e promozione della qualità;
- sensibilizzazione della popolazione bersaglio degli screening.
Nel 2020, a causa dell’emergenza pandemica, l’attività di screening aveva subìto una temporanea sospensione, con graduale riavvio dal mese di giugno. Durante la fase di sospensione dell’attività sono stati comunque garantiti gli esami di approfondimento per le persone con test di screening positivo, gli esami di controllo per le persone in follow-up e i controlli per sintomi. Per ciascuno dei tre programmi di screening, gruppi di lavoro del coordinamento regionale hanno definito le procedure da adottare per la ripresa in sicurezza dell’attività di I e II livello. L’adozione necessaria delle misure di sanificazione e distanziamento ha determinato un allungamento dei tempi dedicati a ciascun esame; inoltre, alcune unità operative sono state chiuse, per l’impossibilità di garantire il distanziamento in sala d’attesa o di assicurare percorsi COVID-free. Si stima che la riduzione di attività registrata nel 2020 abbia determinato la mancata diagnosi di circa 500 casi di tumore della mammella, 100 casi di tumore del colon-retto e 10 casi di tumore della cervice uterina.