Biologia molecolare dei mesoteliomi maligni

Responsabile:
Daniela Ferrante 

Il progetto si svolge in stretta collaborazione con il Registro Mesoteliomi Maligni del Piemonte e in sinergia con lo studio “Esposizioni ambientali e lavorative ad amianto e rischio di mesotelioma".


Le attività che fanno capo all'iniziativa di ricerca sono le seguenti:

  • analisi dei fattori di rischio genetici (polimorfismi metabolici, attivazione di oncogeni) per lo sviluppo del mesotelioma pleurico e interazione tra fattori genetici ed esposizione all’amianto;
  • analisi dei polimorfismi del DNA repair;
  • analisi genome-wide association study (GWAS), in collaborazione con uno studio gemello condotto in Australia;
  • analisi del rischio di mesotelioma famigliare e sporadico dovuto a specifiche mutazioni genetiche;
  • analisi della sindrome famigliare da BAP1 e CDKN2A;
  • ricerca di altre caratteristiche genetiche che modificano il rischio di mesotelioma maligno.

Determinanti genetici e ambientali del tumore della vescica

Responsabile:
Carlotta Sacerdote 

Obiettivo primario dello studio è indagare il ruolo di fattori di rischio genetici, epigenetici  e ambientali (dieta, fumo passivo ecc.) nella eziogenesi del tumore della vescica, analizzando le relazioni geni-ambiente.


Il progetto intende identificare le relazioni fra specifici geni o pathways (geni del riparo del DNA etc) o modulazioni epigenetiche (microRNA etc) e fattori di rischio (professionali, fumo ecc.)  nella eziogenesi e nella prognosi del tumore della vescica.

Ulteriore obiettivo è la ricerca di marcatori diagnostici in plasma e urine in grado di rilevare la presenza di un tumore e monitorarlo durante la terapia e nel corso del follow-up con una metodica non invasiva. 

DISCERN-Torino

Responsabile:
Lorenzo Richiardi 

Lo studio europeo DISCERN studia le cause e i fattori di rischio per tre tumori a eziologia poco conosciuta: tumore del colon-retto, tumore del rene, tumore del pancreas, per contribuire a far luce sui meccanismi che determinano l’avvio del processo di cancerogenesi.


Per raggiungere questo obbiettivo, lo studio, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito della Missione sul cancro, ha dato vita a un consorzio multinazionale di venti istituzioni, tra cui l’Università degli Studi di Torino, sotto il coordinamento dell'International Agency for Research on Cancer (IARC).

I tumori del colon-retto, del rene e del pancreas sono responsabili di circa un quinto dei 2.7 milioni di nuovi casi di cancro e di un quarto delle 1.26 milioni di morti per tumore nell’Unione Europea nel 2020. A causa di cambiamenti demografici, come per esempio l’invecchiamento e l’aumento della popolazione e modifiche temporali nella prevalenza e nei fattori di rischio, si prevede un incremento del carico di malattia del 47% nei prossimi 20 anni.

DISCERN-Torino si focalizza, in particolare, sulle cause e i fattori di rischio del tumore del colon-retto.

Gli studi epidemiologici finora condotti hanno avuto la tendenza a concentrarsi su esposizioni a livello individuale che possono essere misurate mediante un questionario o misurazioni antropometriche. I recenti sviluppi nei campi dell'esposomica, della proteomica e dell'epidemiologia genomica, tuttavia, stanno consentendo lo studio di una gamma più ampia di esposizioni; questi nuovi approcci, oltre a far luce sui diversi meccanismi biologici che contribuiscono all'insorgenza e alla progressione del tumore, possono anche identificare potenziali biomarcatori di rischio, utili a una diagnosi precoce e una migliore gestione del paziente.

DISCERN-Torino si occupa di indagare questi aspetti nella sede del colon-retto, reclutando pazienti diagnosticati sia in età giovane adulta (<55 anni) sia con età superiore ai 55 anni. I casi sono identificati tra i pazienti diagnosticati con tumore al colon-retto operati presso i reparti dell'AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, dotata di due reparti di chirurgia che trattano tale patologia – SC Chirurgia Generale 1 U e SC Chirurgia Generale d’Urgenza e PS – che si occupano rispettivamente di circa il 75% e il 25% dei pazienti con tumore del colon-retto. Entrambi i reparti sono inclusi nello studio ed entrambi inviano il materiale operatorio allo stesso reparto di Patologia: SC Anatomia e Istologia Patologica 2 U, anch'esso coinvolto nel progetto occupandosi del trattamento dei tessuti. Il coordinamento di DISCERN-Torino è a cura della SC Epidemiologia dei tumori, che si occupa inoltre della rilevazione e intervista dei pazienti.

Ai pazienti partecipanti allo studio si somministra un questionario e viene prelevato sia un campione di sangue sia del materiale operatorio durante la normale routine. Il follow-up si effettua tramite banche dati clinici e anagrafici.

 

HEADSpAcE

Responsabile:
Lorenzo Richiardi 

Studio prospettico internazionale dedicato ai tumori della testa e del collo volto a indagare i marcatori predittivi e prognostici nonché il percorso diagnostico del paziente anche al fine di ottenere informazioni sui determinanti del ritardo diagnostico.


Lo studio, coordinato dall'International Agency for Research on Cancer (IARC), si focalizza in particolare sui marcatori predittivi della prognosi e della risposta al trattamento, caratterizzando dal punto di vista genetico ed epigenetico e valutando la presenza o assenza dell’infezione da Papilloma virus umano (HPV), diversi campioni biologici quali sangue, saliva, tessuto tumorale e non tumorale adiacente al tumore.

Ulteriore obiettivo dello studio  è lo sviluppo di strumenti diagnostici più accurati per la caratterizzazione clinica dei tumori del capo-collo HPV positivi. Per raggiungere tali obiettivi, HEADSpAcE richiede di reclutare una coorte di pazienti in diversi Paesi dell’Europa, tra cui l’Italia, e del Sud America che contribuiscono con dati personali, clinici e campioni biologici.

Tra i risultati attesi: i) la prevenzione attraverso la diagnosi precoce; ii) il miglioramento della cura e la riduzione delle morbidità correlate al trattamento tramite identificazione di determinanti specifici della prognosi; iii) la caratterizzazione e il miglioramento della diagnosi e della prognosi dei tumori del capo e del collo HPV positivi; iv) lo sviluppo di raccomandazioni e linee guida da introdurre nella Sanità pubblica.

Progetto SEEMPLY

Responsabile:
Milena Maule 

Obiettivo del progetto SEEMPLY è di esaminare l'uso dei dispositivi di comunicazione in relazione a esiti fisici e mentali, come comportamento, sviluppo cognitivo, salute mentale, rendimento scolastico e indice di massa corporea (BMI) in una popolazione di bambini/e volontari/e tra i 10 e i 16 anni.


In particolare, SEEMPLY (ScrEen-time Exposure and Mental and PhysicaL outcomes in the Young) intende:

  • validare i dati raccolti attraverso i questionari della coorte di nascita italiana NINFEA anche in collaborazione con la coorte Piccolipiù;
  • acquisire nuove informazioni per valutare l'associazione tra esposizione a RF-EMF e uso problematico del cellulare.

Le recenti evoluzioni nel campo delle tecnologie di comunicazione hanno portato a un uso sempre più diffuso dei dispositivi mobili, soprattutto tra bambini e adolescenti.

Sebbene questi strumenti abbiano un grande potenziale educativo e di socializzazione, il loro utilizzo comporta anche l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-EMF), un aumento del tempo trascorso davanti agli schermi e all'esposizione alla luce blu, oltre a vari svantaggi, come la riduzione dell'attività fisica, l'accesso a contenuti inappropriati, riduzione del tempo dedicato alla lettura e alle relazioni interpersonali dirette.

Gli eventuali effetti negativi di queste esposizioni possono risultare particolarmente rischiosi per i giovani, in quanto sono più esposti e si trovano in una delicata fase di sviluppo.

Studio EPSAM

Responsabile:
Lorenzo Richiardi 

Lo studio EPSAM (Esposizioni Post-natali e SAlute Maschile) si pone l’obiettivo di identificare le cause genetiche e ambientali oltre che valutare la salute a lungo termine dei pazienti affetti da tumore del testicolo.

Lo studio EPSAM, in particolare, intende indagare:

  • i fattori di rischio post-natali che agiscono durante la pubertà/adolescenza (13-19 anni);
  • i fattori di rischio genetici, studiando geni candidati e partecipando al Testicular Cancer Consortium (TECAC) coordinato dal National Cancer Institute americano e dalla University of Pennsylvania.

Nel 2010 (fase 1) sono stati reclutati i casi di tumore del testicolo diagnosticati nella popolazione della Provincia di Torino tra il 1997 e il 2008. Nel 2021 (fase 2) è stato esteso il reclutamento dei casi residenti nella Provincia di Torino diagnosticati tra il 2010 e il 2021 e seguiti presso l'AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.  Lo studio partecipa al consorto internazionale TECAC

Studio Piccolipiù

Responsabile:
Lorenzo Richiardi 

Obiettivo del progetto è di identificare i principali fattori di rischio che a partire dalla gravidanza, e in seguito dopo la nascita, possono essere associati allo sviluppo del bambino e ad alcuni dei più comuni problemi di salute.


Il progetto Piccolipiù, finanziato e promosso dal Centro Nazionale di Prevenzione e Controllo delle Malattie (CCM) e dal Ministero della Salute, intende inoltre promuovere l’adozione di comportamenti salutari attraverso interventi di provata efficacia per la salute del bambino mediante l’utilizzo di mezzi di comunicazione tradizionali (opuscoli, newsletter ecc.), ma anche tramite il ricorso a canali più innovativi (web e social media). 

Lo studio coinvolge diversi punti nascita dislocati a Torino, Trieste, Viareggio, Firenze e Roma. Ciascun centro ha arruolato 500 bambini al momento del parto, arrivando a formare una coorte di 3mila bambini; per ogni partecipante sono stati raccolti un campione di sangue cordonale e un campione di sangue materno.

Il reclutamento nel centro torinese è avvenuto tra il 2011 e il 2013 presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

Le mamme partecipanti rispondono a un primo questionario durante il ricovero in ospedale e a successivi questionari a sei mesi e a un anno dal parto. I bambini sono invitati a un follow-up clinico sullo sviluppo neurocognitivo e sullo sviluppo antropometrico all’età di 4 anni. A 7 anni sono invitati a un follow-up clinico sulla salute respiratoria.

Lo studio contribuisce al progetto europeo Exposomics sugli effetti molecolari dell’inquinamento atmosferico, al consorzio PACE e al progetto europeo STOP sull’obesità del bambino. Lo studio ha contribuito inoltre allo sviluppo degli siti internet dedicati alla cittadinanza Piccolipiù In forma e I primi 1000 giorni.

Piccolipiù partecipa al Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) - M6 E.1 salute, ambiente, biodiversità e clima.

Synergy

Responsabile:
Lorenzo Richiardi 

Il progetto studia l’interazione tra le esposizioni professionali ad alcuni cancerogeni polmonari come l'amianto, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), la silice, il cromo, il nichel, le emissioni diesel.


Ulteriori ambiti di indagine sono i seguenti:

  • la relazione dose-risposta per gli agenti selezionati, in particolare quelli mai studiati quantitativamente in precedenza;
  • l’associazione tra tumori del polmone e agenti sospetti di cancerogenicità, quali le fibre minerali artificiali.

Il progetto, coordinato dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, mette insieme studi caso-controllo sul tumore del polmone condotti in Europa, tra cui il centro di Torino,  e nel Nord America. A tutti gli studi  è stata applicata una Job-exposure matrix qualitativa e alcune Job-exposure matrix quantitativa (SUNJEM) per cancerogeni selezionati (. Prosegue la conduzione delle analisi principali, i cui risultati sono in parte già stati pubblicati