Il concetto di esposoma è relativamente recente, essendo stato coniato per la prima volta nel 2005 dall’epidemiologo Christopher Wild per esprimere “la totalità delle esposizioni ambientali (non genetiche) a cui un individuo è esposto a partire dal concepimento in avanti”.

Da allora, l’esposoma ha iniziato a essere indagato, rappresentando un incessante e appassionante stimolo nella comunità scientifica sia per valutare in modo sistematico le esposizioni e il loro effetto complessivo sullo stato di salute sia per esplorare nuove prospettive di studio e prevenzione di diverse patologie.

Il gruppo di lavoro del CPO Piemonte e dell’Università degli Studi di Torino che si occupa di questo specifico filone di ricerca, fortemente interconnesso all’ambito della life-course epidemiology, ha appena realizzato un fact sheet che è stato pubblicato sulle pagine web del sito della Rete Italiana Ambiente e Salute (RIAS).


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