L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato il secondo report sul carico di malattia da rischi ambientali, mettendo in risalto ancora una volta quanto l'inquinamento incida in maniera drammatica sulla qualità e sull'aspettativa di vita di noi tutti.

Ogni anno l'inquinamento uccide 12,6 milioni di persone. I fattori di rischio ambientali (aria, acqua, inquinamento del suolo, esposizioni chimiche, cambiamenti climatici, radiazioni ultraviolette) contribuiscono a più di cento malattie e lesioni e causano 1 decesso su 4 sul totale delle morti. In testa alle cause di morti più frequenti per colpa dell'inquinamento si trovano ictus e cardiopatie.

I soggetti maggiormente a rischio sono i bambini e le persone adulte/anziane. Ogni anno, la morte di 1,7 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni e di 4,9 milioni di adulti di età compresa tra 50 a 75 potrebbero essere evitate attraverso una migliore gestione ambientale.

Le aree geografiche più colpite sono il Sud Est Asiatico e il Pacifico Occidentale. A livello globale sono i Paesi a basso e medio reddito del Sud-Est asiatico e quelli del Pacifico occidentale i più colpiti dalla morte per inquinamento con un totale di 7,3 milioni di morti. Seguono i Paesi africani con 2,2 milioni di morti, l'Europa con 1,4 milioni, i Paesi dell’Est del Mediterraneo con 854mila morti e, infine, le due Americhe con 847mila decessi.


Per saperne di più consulta il report "Preventing disease through healthy environments. A global assessment of the burden of the disease from environmental risks".