Pubblicati su Epidemiologia & Prevenzione due articoli inerenti alla conoscenza autopercepita sul COVID-19 e al rapporto tra disuguaglianze socioeconomiche ed esiti riproduttivi nell’ambito della coorte NINFEA.

Il primo studio è stato condotto grazie ai dati raccolti attraverso un questionario anonimo somministrato una tantum alla coorte nel mese di aprile 2020, durante il primo lockdown conseguente all’emergenza pandemica.

L’obiettivo dello studio trasversale era quello di studiare i fattori sociodemografici e relativi alla malattia che possono influenzare la conoscenza autopercepita (medio/bassa vs alta) sul COVID-19 tra le donne appartenenti alla coorte NINFEA. In particolare, è stato analizzato il livello di conoscenza autopercepita in relazione alle seguenti variabili: età, livello di istruzione, dimensione del nucleo famigliare, incidenza cumulativa dei casi di sindrome respiratoria acuta da Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) per provincia al 07.04.2020, presenza di sintomi tipici del COVID-19, esposizione a test per SARS-CoV-2, diagnosi di COVID-19.

Hanno partecipato allo studio 3129 donne. La prevalenza di un livello di conoscenza autopercepita medio/basso è risultata del 57%. Le analisi condotte hanno evidenziato un’associazione fra basso livello di istruzione e livello medio/basso di conoscenza autopercepita su COVID-19. Si è inoltre osservata un’associazione inversa fra conoscenza autopercepita medio/bassa ed esposizione a test per SARS-CoV-2 o diagnosi di COVID-19.

In conclusione, i risultati dello studio suggeriscono che il basso livello di istruzione sia un determinante del basso livello di conoscenza autopercepita su COVID-19 nelle donne di media età.

Il secondo studio, di tipo osservazionale, intendeva analizzare la relazione tra la posizione socioeconomica (PSE) e gli esiti riproduttivi, utilizzando i dati dell’intera coorte NINFEA, confrontando i risultati con quelli ottenuti dal Registro delle nascite piemontese, tenuto conto del baseline collider bias sia nella coorte sia nel Registro.

Dallo studio è emerso che, nella coorte NINFEA, una bassa PSE era positivamente associata sia al parto pretermine (<37 settimane) sia al basso peso alla nascita (<2.550 g), con associazioni leggermente più forti per il reddito famigliare, in particolare con il basso peso alla nascita.

I risultati appaiono coerenti con quelli ottenuti dai dati del Registro, dove si è osservata una relazione inversa tra il livello d’istruzione materno e i due esiti di interesse. In entrambe le popolazioni era necessario aggiustare per età e parità materna, suggerendo che, indipendentemente dal tipo di popolazione in studio (selezionata vs rappresentativa), per ottenere stime non distorte vanno considerati i fattori che influenzano la probabilità di rientrare in questa popolazione.


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