Valutare l'efficacia di uno strumento informativo via web nel promuovere una scelta consapevole rispetto allo screening mammografico. Questo l'obiettivo di "Donna Informata", un progetto nazionale finanziato dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e promosso dall'IRCCS Mario Negri di Milano.

Il progetto sarà condotto a Torino, Firenze e Palermo. In particolare, nel capoluogo piemontese un campione di 3mila donne, nella fascia di età 50-54 anni, saranno invitate per la prima volta a eseguire una mammografia con Prevenzione Serena, e riceveranno l'invito a partecipare allo studio "Donna Informata". A Torino il progetto è coordinato dalla Struttura di Epidemiologia e Screening della Città della Salute e della Scienza di Torino.

Durante le prime fasi del progetto è stato messo a punto uno strumento online di supporto alla decisione (decision aid), pensato per aiutare la donna a scegliere se accettare o meno l'invito allo screening mammografico, alla luce delle corrette informazioni ricevute e dei propri valori, preferenze ed esperienze.

"Donna Informata" si propone di dare una risposta a un problema da sempre in discussione tra medici, rappresentanti di società scientifiche, decisori sanitari, popolazione generale e associazioni di cittadini e pazienti: la necessità di informare correttamente le donne sullo screening mammografico.

"Consideriamo questo aspetto come un obbligo etico - spiega Livia Giordano, Former President del Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) e coordinatrice del progetto per Torino - e in particolare c'è accordo, tra tutti i promotori, sul fatto che debbano essere correttamente comunicati tutti i potenziali benefici e danni, nonché i dati incerti e le controversie ancora oggi presenti tra i ricercatori."

Il decision aid sfrutta le potenzialità della rete, permettendo un approccio multilevel, a seconda del desiderio di approfondimento di ogni donna, in modo dunque interattivo e dinamico; inoltre, vuole aiutare a risolvere gli ostacoli legati al diverso desiderio e bisogno di approfondimento delle persone, in modo trasparente, completo e piacevolmente accessibile.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con esperti degli screening (GISMa), esperti di comunicazione (Zadig) e rappresentanti di cittadini (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) sulla base di alcune tappe che hanno previsto focus group e revisione di letteratura scientifica. "Particolare attenzione è stata posta sul modo di comunicare le controversie e le incertezze ancora esistenti sul tema", sottolineano Paola Mosconi, dell'IRCCS Mario Negri, e Giulia Candiani, di Zadig.